L'isola di San Michele è stata utilizzata come cimitero a partire dal 1807, quando Napoleone Buonaparte, durante il suo governo, ordinò che i cimiteri all'interno della città fossero chiusi per motivi igienici. La scelta di San Michele come luogo di sepoltura fu dovuta alla sua posizione isolata e alla sua accessibilità via acqua.
Il cimitero è caratterizzato da una serie di padiglioni e cappelle, progettati da vari architetti nel corso degli anni. Uno degli elementi più distintivi è la chiesa di San Michele in Isola, che risale al XV secolo e presenta uno stile architettonico di transizione tra il gotico e il rinascimentale.
Il cimitero ospita le tombe di molte personalità illustri, tra cui scrittori, artisti e musicisti. Tra i più noti ci sono: Giustina Renier Michiel (Venezia, 1755 – 1832). Scrittrice e salottiera, con i due ultimi dogi che furono suo nonno paterno e suo zio. Scrisse Origine delle feste veneziane, un libro al quale si dedicò per vent’anni raccogliendo testimonianze dai suoi contemporanei, studiando libri e documenti, lasciandoci una preziosa testimonianza della Venezia di un tempo. Igor Stravinsky, il celebre compositore russo, noto per le sue opere innovative nel campo della musica classica. Ezra Pound, un importante poeta e critico letterario americano, che ha avuto un grande impatto sulla poesia del XX secolo. Sergei Diaghilev, fondatore dei Ballets Russesm un'importante compagnia di balletto che ha rivoluzionato la danza nel XX secolo, e molti altri.
Il cimitero di San Michele è un luogo di quiete e riflessione, e il suo paesaggio e le sue tombe offrano un'atmosfera unica in contrasto con il vivace ambiente di Venezia. E' anche un luogo visitato da artisti e scrittori che trovano ispirazione nella sua bellezza e nella sua storia.
Il cimitero è accessibile tramite una breve traversata in vaporetto da Venezia. E' aperto al pubblico e i visitatori possono passeggiare tra le tombe, ammirare l'architettura e riflettere sulla storia di coloro che sono sepolti lì. Il cimitero ha ispirato molti scrittori e artisti, rendendolo un luogo di pellegrinaggio per coloro che cercano di comprendere il legame tra arte e morte.
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