Ad un anno dalla scomparsa di don Armando Trevisiol, figura straordinaria nella città mestrina, vogliamo celebrare la vita di un uomo che ha dedicato ogni istante della sua esistenza a servire gli altri, a prendersi cura dei più fragili e a portare conforto a chi ne aveva bisogno.
Don Armando non è stato solo un sacerdote, ma un vero e proprio architetto di speranza. Ha costruito alloggi per anziani, offrendo loro un luogo sicuro e accogliente dove poter vivere con dignità e serenità. Con la sua visione, ha trasformato il concetto di comunità, creando spazi di incontro e di supporto per coloro che , nella solitudine, avevano bisogno di un abbraccio, di una parola gentile, di una mano tesa.
La sua dedizione si è manifestata anche attraverso il lavoro nella pastorale del lutto, un compito delicato e impegnativo. Don Armando ha accompagnato in questo difficile percorso tanti cuori afflitti dalla perdita, offrendo ascolto e conforto a chi si trovava nel dolore. La sua presenza, sempre discreta e rispettosa, ha fatto sentire le persone meno sole nei momenti più bui, e la sua saggezza ha guidato molti verso la luce della speranza.
Inoltre, la sua passione per la scrittura ha lasciato un segno indelebile. Attraverso i suoi scritti, don Armando ha condiviso la sua visione del mondo, la sua fede e la sua esperienza. Le sue parole, cariche di una dolcezza e di una profondità ineguagliabili, continuano a ispirare e a guidare coloro che cercano risposte, conforto e un senso di appartenenza.
Oggi, mentre ricordiamo don Armando, siamo chiamati a riflettere su come possiamo portare avanti il suo incredibile lascito. Dobbiamo continuare a costruire ponti di solidarietà, a prenderci cura degli anziani e a sostenere chi vive il dolore della perdita. Dobbiamo fare in modo che la sua eredità viva nei nostri gesti quotidiani, nella nostra capacità di ascoltare e di amare.
Don Armando ci ha insegnato che la vera grandezza non sta nei grandi gesti, ma nella quotidianità, nel prendersi cura degli altri con umiltà e dedizione. Ogni volta che tendiamo la mano a chi ha bisogno, ogni volta che ascoltiamo con il cuore, onoriamo la sua memoria e continuiamo il suo cammino.
Che il suo spirito ci guidi sempre, illumini le nostra azioni e ci ispiri a essere strumenti di pace e di amore nel mondo. In questo primo anniversario della sua morte, ricordiamo con gratitudine l'uomo che è stato e rinnoviamo il nostro impegno a vivere secondo i suoi insegnamenti.
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